Esito della stimolazione cerebrale profonda nella atrofia multisistemica lentamente progressiva


È stato evidenziato il rischio di peggioramento clinico dopo stimolazione cerebrale profonda nella atrofia multisistemica ( MSA ) istologicamente provata in pazienti che presentavano una progressione lenta e relativamente benigna della malattia simile alla malattia di Parkinson.
In questi casi, ma anche nei pazienti con atrofia multisistemica più tipica, i risultati della stimolazione cerebrale profonda sono stati per lo più segnalati come case report e piccole serie di pazienti.

Uno studio ha descritto l'esito della più grande serie di pazienti con atrofia multisistemica istologicamente provata, sottoposti a stimolazione cerebrale profonda ( DBS ) del nucleo subtalamico perchè considerati affetti da malattia di Parkinson al momento dell'intervento chirurgico.

Tre pazienti hanno mostrato un miglioramento significativo dei segni motori dopo l'intervento chirurgico mentre due non lo hanno mostrato.

Il miglioramento clinico è stato di breve durata e rapidamente seguito dalla comparsa di manifestazioni disabilitanti di atrofia multisistemica che hanno controbilanciato i benefici delal stimolazione cerebrale profonda.

In conclusione, lo studio ha dimostrato che la stimolazione cerebrale profonda non dovrebbe essere raccomandata per i pazienti con atrofia multisistemica.
E’ stato, inoltre, sottolineato che la rilevazione di eventi sentinella ( red flags, segni di allerta ) è fondamentale per evitare l'intervento chirurgico per stimolazione cerebrale profonda in questa popolazione. ( Xagena2016 )

Meissner WG et al, Parkinsonism Relat Disord 2016; 24: 69-75

Neuro2016



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